domenica 1 marzo 2015

Voi, Milano e ciascuno di voi/Partecipante n° 1: Egidio

La prima persona che siamo andati a scoglionare per debuttare con il nostro anticipato giuoco Voi, Milano e ciascuno di voi, è un personaggio già illustre del bloggo, qui citato come coniatore del fondamentale neologismo gommino del tergi. Trattasi di pensionato che non sminchia gli operai stazionando davanti ai cantieri (eppoi comunque è un pensionato ggiovane e ggiovanile), perché i cantieri li apre lui, direttamente: in cucina, ove è un cuoco talentuoso e creativo; ovunque si applichi, tra fogli e foglietti, in multiformi espressioni artistiche aventi a che fare con la parola, e pure la musica (alcune delle sue composiscion sono raccolte nel bloggo, di cui è autore, Prima le parole); e sul cavalletto, ove dà vita a quadri e opere d’arte su tela, legno, carta. Ha pure la scienza e la manualità d’un sarto signori, ma che volere di più?

Va poi sottolineato, fondamentale, il fatto che sia sì un creativo ma con molto metodo, cosa che gli conferisce una solida costanza nel dedicarsi alle sue molteplici attività. E a proposito di metodo: quando dovete stipare un armadio con ingenti quantità di roba, grazie alle sue arti magiche e pure un po' chirurgiche, lui saprà addirittura incredibilmente far avanzare dello spazio.
È poi individuo molto scherzoso, giocoso e buono. Anche assai paziente, l’importante è non farlo troppo incazzare, che sennò so cazz ehehehe. Ad ogni modo davvero non c’è una cosa e dico una in cui non sia disposto ad aiutarti. A consigliarti e appoggiarti con entusiamo.
Grande lettore, estimatore di ottima musica e amante delle cartine geografiche, che provocano in lui imperscrutabili eccitazioni, è il caposquadra esploratore delle gite di Natale e Pasqua; se potesse poi percorrerebbe sempre una strada diversa, preferibilmente se in salita – d’altra parte lui è, se non un montagnolo, quantomeno un collinare.

Generoso di natura, durante la sua carriera lavorativa è stato in prima linea nella lotta, nella conquista e nella difesa dei diritti dei lavoratori, suoi colleghi, donne e uomini che si trovavano ad attraversare situazioni di vita molto delicate. Il che lo rende già un signore molto, molto speciale ai miei occhi. Sono in molti infatti a volergli ben. E poi è con lui che ho partecipato alle mie prime manifestazioni.
Eppoi, oltre a essere, come già scritto, personaggio illustre del bloggo, è soprattutto un personaggio illustre del mio cuore, in quanto che è il mio papà.
(Babbo, grazie per aver dedicato questo tempo alla tua figlia cretina, ti voglio bene!)

Quindi, prima di incominciare, un applauso fragoroso per essersi prestato, e per di più per primo, affrontando l'ignoto con il coraggio (ma anche la gloria!) che è propria dei pionieri!

E incominciamo, adunque, andando testé a scoprire cosa Mr Egidio abbia risposto alle cinque domandine, a iniziare dalla prima, che andiamo a disvelare attraverso quest’autocompilato cartoncino all’uopo predisposto:

1.
Il luogo preferito

Notasi grafia da grafico

La piazza Mercanti è senz’altro uno dei luoghi che apprezzo di più, e tra i più significativi di Milano. Circondata dai suoi portici suggestivi è un centro laico ideale della città, dove un tempo si svolgevano gli affari e l’amministrazione della giustizia. Un centro-città distinto da quello del culto di piazza del Duomo. Purtroppo credo sia trascurata e non valorizzata come a mio avviso meriterebbe. Sarebbe un ottimo salotto per la città se vi fosse un intervento di arredo urbano mirato in tal senso; con sedute introdotte nel rispetto del luogo, potrebbe diventare un luogo ancora più piacevole.

2.
Il luogo del coeur
Il luogo del cuore è la piazza Wagner dove avevo appuntamento con la mia ragazza di sempre. Piazza Wagner e tutti i luoghi intorno a via Marghera e corso Vercelli e poi la pizzeria, in una vietta vicino a piazzale Tripoli, dove finivamo spessissimo per nutrire il corpo.

3.
Il pezzo da novanta
Non so se proprio me la porterei davanti casa, ma la chiesetta di San Satiro vista dalla via Giardino ha un fascino particolarissimo. Con i suoi mattoni rossi sembra una pietra preziosa incastonata tra le viuzze strette del centro e i palazzi della vecchia Milano.

4.
Il luogo più sbalorditivo
La Certosa di Garegnano è senza dubbio un posto insolitamente fascinoso per la facciata, i cortiletti antistanti l’ingresso della chiesa, la candida pietra che di giorno riluce sotto il sole (quando c’è) e di sera, suggestiva, alla luce dei lampioni. Da vedere anche al tramonto in un giorno d’estate.

5.
L’itinerario che suggerisci
La passeggiata che suggerisco è la Milano insolita dei Navigli (quelli che sono rimasti), Darsena/Naviglio Grande/Naviglio Pavese, passando sui ponticelli da parte a parte tra le vecchie case, i cortili curati, i bar e le botteghe d’arte. È d’obbligo una foto al lavatoio del vicoletto dei lavandai.

***

Ebbravo babbo, grazie per il tuo contributo! Come vedete il nostro Egidio ci ha nel quore una Milano classica ma non scontata: Santa Maria presso San Satiro – di cui vi ricordo si è già parlato qui – e la centrale piazza Mercanti, la cui visione condivido in pienone. Figurano poi i Navigli, con lo scorcio tanto amato del vicolo dei Lavandai, cartolina meneghina senz’altro suggestiva, anche se credo che il mi babbo conservi un’immagine mentale del suddetto luogo diversa dalla mia, poiché esso mi sovviene oggidì turpemente sfigurato dalla dilagante presenza di tavolini, sciocche sediole e relativi, issati annoiati gommini del tergi (per l'appunto). Però è clamorosamente giusto ricordarsi e recuperare questo brano di milanesità perduta, anche se passata, anche se non è più, poiché quantomeno ci rammenta com’era, e com’era vera, allora, Milano.
Poi un gioiello, ma gioiello di quelli veri: la superba Certosa di Garegnano, che finisce in effetti per sorprendere, così nobile, in un lembo di periferia a ridosso delle autostrade.
In ultimo, bella bella bella la citazione di piazza Wagner, con la sua chiesa rossa e il suo milanesissimo (e antico) mercato coperto, non solo per l’originalità rispetto a tanti posti più centrali, noti e battuti di Milano, ma anche perché ‘luogo del cuore’ veramente, meta dopo una giornata di lavoro dove incontrare, finalmente, la propria metà...

Bene, aspettiamo ora fiduciosi altri volontari attirati non da premi né cotillon (‘un se vince nulla!) ma animati dalla voglia di dire la propria sulle bellezze ora palmari ora segrete, ora condivise ora personali, di questa città. 

Per chiunque non c’avesse un cazzo da fare volesse partecipare, qui è possibile scaricare la sagomina duomesca ove vergare di proprio pugno il nome del luogo mediolano più adorato. Who will be the next? 

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